Il traduttore del silenzio

Il traduttore del Silenzio è un libro scritto da Daud Hari che narra la sua vita dalla nascita alla fuga negli stati Uniti.


SPOILER

Daud Hari nesce in una regione del sud del sudan il darfur. Il padre è il capo villaggio e con molta fortuna il piccolo Daud riesce ad andare in città e studiatre imparando così l’arabo e l’inglese oltre che la sua lingua. Quando ha 17 anni sale al potere un nuovo presidente che intoduce un periodo di terrore e sterminio etnico verso il popolo del darfur. Finita la scuola fugge in egitto e inizia a lavorare, poi tenta di scappare verso Israele ma viene catturato e rimandato in egitto. Da lì sta per essere rimandato in Sudan dove sarà sicuramente ucciso ma riesce a fuggire dal carcere. Torna quindi al suo villaggio ma questo viene attaccato da ribelli filo governativi che sterminano la sua famiglia. Fugge allora in ciad, dove inizia a lavorare per funzionari internazionali e giornalisti come interprete e guida in sudan. In un’escursione viene catturato con un giornalista americano da ribelli che vendono loro al governo. Il giornalista riesce però a chiamare la mogli  che attira su di loro l’opinione pubblica statunitense e così riescono a salvarsi e a fuggire prima in ciad e poi a baltimora, dove tuttora vive.

FINE SPOILER


Questo libro è molto interessante e tratta di una storia, quella del genocidio dei Fur, che è sconosciuto ai più. Lo consiglio a tutti coloro che cercano una lettura interessante che tratta di attualità.

A sera, quando i bambini degli animali e degli orti, parlai con loro ai piedi di un abero, sotto una pioggia sottile. «raccontami cos’è succeso» chiesi al più grande, che aveva sui quattordici anni e che nel giro di qualche giorno o qulache settimana sarebbe entrato nella resistenza. «tutti gli uccelli sono volati via» rispose «è la prima cosa che abbiamo visto»

 

 

Un anno sull’altipiano

Quest’estate mi è capitato di leggere questo magnifico libro scritto da Emilio Lussu. Questo libro ripercorre l’esperienza della guerra durante la prima guerra mondiale sull’altipiano di Asiago.

Lo scrittore descrive nel libro una guerra fatta di lunghe e strazianti ora di inattività interotte da assalti. Il libro non non critica mai apertamente la guerra, e lo scrittore non rinnega di essere stato un interventista, ma invece presenta una panoramica realistica della vita sul fronte mostrando eroici e inalfabeti fantaccini, arroganti e incompetenti ufficiali  e nemici che di diverso avevano solo la casacca.

Consiglio a tutti questo libro

 

Il caporale si rovesciò indietro e cadde su di noi. La palla lo aveva colpito alla sommità del petto, sotto la clavicola, attraversandolo da parte a parte. E il sangue gli usciva dalla bocca. Gli occhi chiusi, il respiro affannoso, mormorava: «Non è niente, signor tenente».

The century-la trilogia del 1900

Cinque famiglie di diversa origine ed estrazione sociale seguite attraverso il secolo più importante della storia fino ad ora.


Così può essere brevissimamente descritta la trilogia di the century, scritta da Ken Follet, che si compone di tre libri: “La caduta dei Giganti”, “L’inverno del Mondo” e “I giorni dell’Eternità”. Ogni libro è lungo circa mille pagine (come quasi tutti i romanzi di Follet)  attraverso le quali sono descritte le avventure, i drammi e gli intrecci di cinque famiglie: una di nobili inglesi, una di nobili tedeschi, una di minatori gallesi, una di proletari russi e una di borghesi americani. Queste vivranno attraverso quattro generazioni e 100 anni di storia varie sorti e ascenderanno al potere o cadranno in disgrazia mostrando i cambiamenti e i paradossi del secolo che più di tutti ha dimostrato la potenza dell’intelletto umano, nel bene e nel male.