Cari lettori, mi rivolgo a quelli tra voi che hanno letto il famoso libro di Jane Austen Orgoglio e pregiudizio, consigliando d’altra parte vivamente a chi non l’avesse letto di farci un pensiero, se non altro per amore della cara vecchia cultura.
È un romanzo piacevole, sottile, ironico, introspettivo eppure scritto in modo semplice, a cui fanno da sfondo le tradizioni, vagamente superficiali, e la società inglese degli inizi dell’800, coi i suoi pregi ed i suoi difetti. Vi garantisco insomma che paradossalmente siamo più vicini ad un moderno Bianca come il latte, rossa come il sangue che, per esempio, al romanzo storico russo di fine ‘800 (ricordiamo Dostoevskij, non certo noto per la sua leggerezza).
La questione che vorrei porre, a questo punto, è la seguente: nel corso del romanzo vengono davvero superati i pregiudizi o rimane sempre un’ipocrisia di fondo?
Mi spiego meglio: come sa chi ha letto il libro, Elizabeth, la protagonista, inizialmente non è per nulla attratta dal signor Darcy e prova addirittura per lui un senso di repulsione, un’antipatia che pare reciproca. Se dunque lui, nel corso della storia, si innamorerà della povera borghese di ceto sociale inferiore al suo, irriverente, orgogliosa, testarda e poco istruita, superando così ogni forma di pregiudizio e mettendo da parte l’orgoglio personale per puro sentimento, per pura passione… sono più dubbi i motivi che spingono lei ad innamorarsi. Infatti, per quanto Elizabeth si renda conto col tempo di aver avuto un’impressione sbagliata del signor Darcy, che si dimostra uomo onorevole e quasi gentile, la svolta che la porterà a cambiare definitivamente idea e ad innamorarsi avverrà dopo la visita alla tenuta di lui nel Derbyshire.
Èggia.. Elizabeth si rende conto che il signor Darcy è veramente ricco, possiede una casa stupenda, ha un’ottima rendita e vive in un posto meraviglioso.
Improvvisamente non pare poi un così pessimo partito.
Non è allora infine inconsapevole attrazione dovuta alla ricchezza, alla prospettiva di una rapida ascesa sociale, a legare la ragazza all’uomo prima tanto odiato?
Questo è ciò che mi sono chiesta io, a lettura conclusa, perché, anche se l’autrice non pare dare connotazione negativa in tal senso al personaggio di Elizabeth, mi è rimasta questa fastidiosa sensazione di ipocrisia, di forzatura. Si tratta di una provocazione ma… Voi cosa ne pensate?? 🙂
-Vale
(
Immagine: Greer Garson e Laurence Olivier nell’adattamento cinamatografico di Robert Z. Leonard del 1940)